Assenza di bagni pubblici nel capoluogo: Sondrio cerca di correre ai ripari pensando anche a strutture a noleggio. Questa la risposta che l’assessore al bilancio e al patrimonio Ivan Munarini ha riferito al consigliere Rita Dioli (Futuro Insieme) che aveva presentato un’interrogazione sul tema.
La situazione attuale
“Al momento – ha sottolineato Munarini – ci sono wc pubblici aperti e funzionanti solo in stazione. Vogliamo riattivare i servizi di piazzale Bertacchi che ora sono aperti, e non sempre, solo durante il mercato in virtù di una “convenzione verbale” con gli operatori. I costi di gestione andrebbero dai 26 mila ai 62 mila euro, a seconda dei giorni e degli orari di apertura. Anche per questo stiamo valutando servizi igienici a noleggio, più sostenibili economicamente, ma i cui costi non sono comunque copribili con una messa a pagamento del servizio”.
Le altre zone
“Avevamo promosso un bando – ha spiegato sempre il componente della giunta Scaramellini – per la gestione del bar dell’autostazione che comprendeva anche quella dei wc, ma due gare sono andate deserte, quindi ora stiamo pensando a un nuovo bando, magari con al riduzione dei canoni”.
“Nella ciclostazione il servizio è già presente – ha proseguito Munarini – e stiamo quindi valutando di aprirlo anche ai non utenti della struttura. Valutazioni sono in corso anche per il palazzo ex Balilla, con eventuali wc pubblici legati alla gestione degli impianti sportivi. I servizi igienici del parcheggio Garibaldi invece rimarranno fruibili solo con il biglietto del parcheggio stesso, per motivi di sicurezza”.
“La chiusura e l’accesso limitato ai bagni del parcheggio Garibaldi – ha poi puntualizzato il sindaco Marco Scaramellini – è legata al fatto di aver trovato della droga nei controsoffitti degli stessi. Come ha detto l’assessore Munarini stiamo valutando strutture a noleggio come le casette wc autopulenti, a prova di vandali e dotate di telecamere. Piazzale Bertacchi e largo Folla potrebbero essere le loro collocazioni”.
Soddisfazione
L’illustrazione ha soddisfatto il consigliere Rita Dioli che aveva presentato l’interrogazione: “Sono soddisfatta delle risposte e dell’impegno dell’amministrazione comunale. Quello dei bagni pubblici, per i quali peraltro mancano anche indicazioni adeguate, è un problema per una città che come Sondrio sta investendo tanto nel recupero di varie strutture un recupero che, peraltro, è più che doveroso”.