La sicurezza lungo via Don Bosco, dove convivono molti servizi e strutture per anziani e bambini e le macchine, approfittando della strada rettilinea in discesa, spesso sfrecciano ad alta velocità, è un tema molto sentito in città.
Nella seduta di ieri del consiglio comunale, il consigliere Francesco Bettinelli (Sondrio Democratica) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta Scaramellini quali altre azioni intenda intraprendere, dopo l’istituzione della “zona 30”.
Le azioni
A rispondere, l’assessore all’urbanistica, ambiente e mobilità Carlo Mazza: “La situazione è delicata e sotto gli occhi di tutti – ha esordito Mazza – per la compresenza di tanti servizi pubblici e privati per fasce deboli. L’obiettivo è quello di intervenire per mettere il più possibile in sicurezza la zona vista la via rettilinea che spesso viene percorsa ad alta velocità. Due sono le tipologie d’intervento: la moderazione del traffico con la zona 30 già istituita, la segnaletica e il presidio della polizia locale da un lato e, dall’altro interventi infrastrutturali come la rotonda tra via IV novembre e via Don Bosco già finanziata”.
“Una soluzione avrebbe poi potuto essere – ha proseguito Mazza – quella di introdurre un dosso, ma non è possibile per il regolamento del codice della strada visto che via don Bosco è una via preferenziale per l’uscita delle ambulanze dal Pronto soccorso. Si è già rafforzata, allora, la presenza degli agenti della polizia locale, compatibilmente alla disponibilità degli stessi, e, inoltre, si sta istituendo una collaborazione con i City Angels per vigilare sull’entrata e l’uscita degli alunni del plesso scolastico nella giornata di sabato”.
La segnaletica
Inoltre si sta intervenendo e si continuerà a intervenire sulla segnaletica e non solo: “Le soluzioni infrastrutturali riguardano anche – ha spiegato ancora l’assessore Mazza – il cambio e il sopralzo della pavimentazione. Si sta procedendo alla sostituzione dei cartelli vertcali, ora più grandi (60 centimetri) e anche dei dischi termoplastici a terra per indicare la “zona 30″ di 90 centimetri. Inoltre si posizioneranno segnali triangolari a terra per indicare l’attraversamento scolastico e il segnale luminoso che non funziona sarà sostituito con un segnalatore ottico. Molti di questi interventi verranno completati dopo la riasfaltatura di una parte della via”.
Interventi tardivi
Quanto illustrato dall’assessore Carlo Mazza non ha soddisfatto il consigliere Francesco Bettinelli che aveva presentato l’interrogazione: “Si tratta – ha sottolineato l’esponente di Sondrio Democratica – di non troppi elementi positivi e peraltro sub iudice in attesa del reperimento delle risorse. Le criticità sono certificate dalla polizia locale e dai cittadini e va bene l’ordinanza della “zona 30″, ma, se dopo 10 mesi tante cose non sono state fatte e vanno rifatti anche i cartelli allora qualche problema c’è. Inoltre, credo anche che, come deterrente qualche sanzione in più agli automobilisti ogni tanto ci possa stare”.