In merito al terremoto causato dalle nuove nomine ai vertici di Asst Valtellina Alto Lario ed Ats della Montagna, avvenute nelle settimane scorse, Sondrio Democratica ha espresso nuovamente per tramite di Alessandro Spolini, consigliere comunale e medico, nel corso della Commissione Comunale tenutasi a Palazzo Pretorio l’8 gennaio, tutta la sua preoccupazione per la situazione del sistema sanitario valtellinese.
Manca progettualità
“La sostituzione del Direttore Generale di Asst Valtellina Alto Lario, la dottoressa Fumagalli e del direttore di Ats della Montagna, il dottor Petronella, dopo neppure un anno dalla loro nomina da parte di Regione Lombardia, evidenziano quanto sempre detto dal nostro gruppo consigliare riguardo l’assenza di una precisa progettualità sulla politica sanitaria valtellinese da parte della Regione. Lo stesso sindaco di Sondrio, nei giorni scorsi, ha definito la sostituzione dei direttori un “avvicendamento che non trova spiegazioni”. Da anni ripetiamo come la situazione sanitaria in Valtellina manchi di un progetto serio che possa garantire una sanità efficiente per la nostra popolazione e sottolineiamo quanto la situazione sia giunta ad uno stato di insostenibilità – sottolineano i componenti di Sondrio Democratica -. Con questa ultima scelta, insensata ed immotivata, sembra ormai palese che per i vertici regionali e conseguentemente per i partiti di maggioranza che sostengono la Giunta regionale la situazione della salute dei cittadini valtellinesi e valchiavennaschi non sia un problema primario. Appare infatti inspiegabile sia in termini di efficienza che di progettualità procedere alla sostituzione dei vertici di Asst ed Ats, nominati neppure un anno fa. Tale situazione si ripercuoterà sicuramente, soprattutto per quanto concerne Asst, in una inevitabile fase di stallo, dovuta alla necessità di ambientamento e presa coscienza delle gravi criticità che interessano i nostri presidi ospedalieri, da parte della nuova Direttrice Generale”.
“Il rischio è di ritardare, tra gli altri, scelte importanti anche in vista degli imminenti giochi olimpici. Tale situazione dimostra chiaramente quanto non vi sia una visione politica sullo sviluppo della nostra rete ospedaliera in valle. Rimangono quindi tutte le criticità che sono state più volte denunciate e che ormai la popolazione vive quotidianamente sulla propria pelle, senza affrontare seriamente le problematiche presenti, ma soprattutto togliendo qualsiasi idea di miglioramento per il nostro servizio sanitario, stupendosi poi del fatto che il personale medico e delle professioni sanitarie abbandoni la Valtellina per trovare impiego altre in realtà – proseguono i consiglieri di Sondrio Democratica -. Rispondendo ai sindaci nell’incontro di ieri l’assessore Bertolaso ha affermato che le nomine sono “basate sugli interessi e le esigenze dei diversi territori”, risposta che non può che lasciare di stucco chi conosce il funzionamento del sistema sanitario e suonare come una presa in giro del nostro territorio. Per questo ribadiamo la necessità che il primo cittadino di Sondrio, presidente della Conferenza dei Sindaci, sostenga fortemente la richiesta di un cambiamento di rotta sulla politica sanitaria provinciale da parte di regione Lombardia. In questo momento, come già ripetuto più volte in passato, i cittadini valtellinesi vengono lusingati a parole sui quotidiani, ma risultano, invece, cittadini di serie B per quanto riguarda il servizio sanitario messo loro a disposizione”.