Il cantiere non renderà inagibile tutto il parcheggio di via Aldo Moro, ci cui rimarranno disponibili circa 40 stalli, oltre ad altrettanti che verranno ricavati nel parcheggio temporaneo di via Ventina; inoltre, il percorso ciclopedonale da e per il Parco Bartesaghi verrà chiuso agli utenti solo quando i lavori insisteranno su di esso.
Questi i chiarimenti dell’assessore ai lavori pubblici Simone Del Marco dopo l’interrogazione presentata proprio relativamente al cantiere del ponte della ferrovia sul Mallero, dai consiglieri di Sondrio Democratica in occasione del consiglio comunale di venerdì a Palazzo Pretorio.
I parcheggi
“Non tutto il parcheggio di via Aldo Moro verrà occupato dal cantiere, ma dei 131 posti auto, a cui si aggiungono altri 6 posti per i camper, ne rimarranno sempre a disposizione almeno 40. Il cantiere avrà uno sviluppo progressivo: nella prima fase interesserà solo una parte di via Vigoni e Lungo Mallero. Poi nella seconda fase avverrà l’occupazione di parte del parcheggio – ha spiegato l’assessore Del Marco -. Sono già avviati i contatti tra Rfi e i proprietari per la realizzazione del parcheggio provvisorio in via Ventina che garantirà altri 30 o 40 stalli. Tutto questo senza dimenticare i nuovi parcheggi in viale dello Stadio che potranno comunque tornare utili”.
La passerella ciclopedonale
L’attuale ponte ferroviario sul Mallero non verrà demolito, ma verrà utilizzato come nuova passerella ciclopedonale a pochi metri di distanza dalla sua posizione attuale: “Il ponte attuale è da sostituire – ha proseguito Del Marco -. La struttura è sottoposta a vincolo monumentale dalla Sovrintendenza che quindi ha espresso parere negativo alla sua demolizione. Per questo il ponte verrà spostato con un posizionamento laterale rispetto alla sua collocazione attuale diventando passerella ciclopedonale. Tytti i costi per la manutenzione straordinaria e la ricollocazione del ponte saranno a carico di Rfi. I camminamenti da e per il Parco Bartesaghi, invece, saranno chiusi e interrotti solamente nel momento in cui i lavori e gli interventi insisteranno su di essi”.
Il futuro
Nel futuro dell’area del capoluogo interessata dagli interventi anche il raddoppio in verticale del parcheggio di via Aldo Moro, opzione a cui l’amministrazione comunale non intende rinunciare. “Infine – ha concluso Del Marco – non bisogna dimenticare che, dopo il cantiere, Rfi riporterà l’area del parcheggio di via Aldo Moro allo stato originario, quindi avremo un parcheggio in ottime condizioni”.
Scelte discutibili
Quanto illustrato dal componente della giunta Scaramellini per i lavori che si svolgeranno in estate in concomitanza con la chiusura della ferrovia fino a Lecco, non ha convinto Francesco Bettinelli, consigliere di Sondrio Democratica e tra i firmatari dell’interrogazione. Innanzitutto per la conferma del raddoppio del parcheggio di via Aldo Moro: “Non sono un fan di questo raddoppio, specie se poi dovesse diventare permanente il parcheggio di via Ventina. Credo che l’intervento sarebbe penalizzante per l’area interessata. E’ invece positivo che non tutto il parcheggio di via Aldo Moro venga occupato dal cantiere”.
Soprattutto, però, i dubbi dell’esponente di minoranza riguardano l’utilizzo del vecchio ponte come passerella ciclopedonale: “Durante il cantiere la chiusura del passaggio ciclopedonale è un problema visto quanto viene utilizzata. Soprattutto, però, non convince l’uso del vecchio ponte come passerella ciclopedonale, visto che a 20 metri da dove sarà collocato c’è il Settimo Ponte con corsie protette per bici e pedoni. Si tratta, dunque, di un doppione, peraltro di dubbia utilità. Credo che le opere vadano fatte se sono davvero utili, anche perchè va bene che paga Rfi, ma proprio Rfi i solid non li prende da zio Paperone”.