Da luogo di sofferenza a luogo di socialità. È con questo proposito che nasce “Monte Salute”, l’ambizioso progetto di riqualificazione dell’ex ospedale psichiatrico al Moncucco di Sondrio. Nel pomeriggio di venerdì 7 febbraio, proprio sul terrazzo naturale a nord della città, si è svolta la commissione consiliare competente (presieduta da Corrado Pini, FdI), a cui sono stati presentati i luoghi del progetto. La visita all’area, guidata da Giuseppina Uboldi, infermiera coordinatrice operante al Moncucco da quasi 40 anni, Luca Verri, dirigente del Settore Servizi alla Persona del Comune di Sondrio, e Maurizio Piasini, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sondrio, ha visto la partecipazione di quasi 20 consilieri comunali. Con loro anche Massimo Bevilacqua, direttore di Sol.Co Sondrio, consorzio titolare delle attività immateriali del progetto.
“La sfida principale consiste nel trasformare l’ex ospedale psichiatrico in un quartiere pienamente integrato nella città, superando la sua identificazione storica come luogo di dolore. Questo processo richiede un impegno particolare sugli aspetti immateriali, ovvero sulle azioni necessarie per favorire l’integrazione tra la città e questa nuova parte. Mentre la ristrutturazione degli edifici è un compito relativamente semplice, la vera sfida è capire come riempire questi spazi e come coinvolgere la cittadinanza, tenendo conto del passato della struttura e della presenza attuale di ospiti. L’obiettivo è trasformare ‘Monte Salute’ in un centro vitale per Sondrio, superando l’immagine negativa legata alle sofferenze vissute da chi ci lavorava o aveva familiari all’interno”, ha commentato Piasini.
Il fascino dei luoghi
Durante il tour i componenti della commissione hanno potuto vedere che i loro occhi gli spazi oggetto di trasformazione, pianificata su quattro edifici storici, oggi abbandonati. Un patrimonio architettonico e storico significativo, testimone di un luogo tanto centrale nella storia della provincia di Sondrio, soprattutto nel secolo scorso, quanto oggi trascurato, tra soffitti crollati, finestre rotte e materiale di varia natura riversato a terra. Spazi oramai senza tempo, capaci di affascinare i commissari nella loro visita. “L’ex ospedale psichiatrico era un luogo autosufficiente, un vero e proprio paese. Ricordo che al mio arrivo c’erano 220 persone, ma in passato si era arrivati fino a 600. C’erano la portineria, le vigne dove si produceva vino, le cantine e persino un allevamento di galline”, racconta durante la visita Giuseppina Uboldi.
Gli interventi strutturali
L’iniziativa prevede interventi mirati su quattro edifici storici della struttura. L’ex direzione, la cosiddetta “Ca’ Rossa”, visibile anche dalla città di Sondrio, sarà trasformata in un ostello etico. Al piano terra sorgeranno una sala lettura e, potenzialmente, un’area bar e ristorazione aperta anche ai cittadini, per valorizzare la vista panoramica sulla città. Ai piani superiori saranno realizzate camerate con bagni condivisi e stanze più piccole dotate di servizi privati. Il progetto include l’abbattimento delle barriere architettoniche e la creazione di 45 posti letto, rendendo la struttura accessibile e funzionale per diverse tipologie di ospiti.
Il secondo edificio, l’ex padiglione “Gemelli”, sarà destinato al co-housing, con spazi pensati per soggiorni medio-lunghi. Questa soluzione offrirà un’opportunità abitativa per docenti, professionisti o altre persone in arrivo da fuori città, garantendo un ambiente confortevole e integrato con il tessuto urbano circostante. Al momento è prevista la realizzazione di circa 30 appartamenti. L’ex edificio delle cucine, centrale nello spiazzo del Moncucco, verrà invece riconvertito in struttura sociosanitaria dedicata all’assistenza di persone con disabilità. Avrà una capienza di dieci posti letto e sarà progettato per garantire il massimo livello di supporto e autonomia agli ospiti. Infine, la vicina chiesetta verrà restaurata nel rispetto dei vincoli imposti dalla Sovrintendenza. L’obiettivo è quello di restituirla alla comunità, preservandone il valore storico e trasformandola in un luogo di incontro e spiritualità, accessibile a tutti.
L’intero complesso sarà oggetto di un ampio intervento di riqualificazione delle aree verdi, con la creazione di un nuovo viale alberato e la realizzazione di un parcheggio interrato dotato di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Tutti gli edifici verranno ristrutturati puntando all’autosufficienza energetica grazie all’uso di fonti rinnovabili. Esclusi dal recupero i tre stabili posti nella zona ovest della piana del Moncucco.
Questione culturale
Oltre agli interventi strutturali, il progetto punta anche su una serie di iniziative immateriali, affidate a una rete di enti del Terzo settore guidata dal Consorzio Sol.Co. L’obiettivo è accompagnare il cambiamento non solo fisico, ma anche sociale e culturale degli spazi coinvolti. In questa prospettiva, un ruolo centrale è svolto dall’animazione di comunità, che attraverso narrazioni e attività partecipative mira a ridefinire l’identità dei luoghi. Parallelamente, sono previsti percorsi di formazione e sviluppo d’impresa, con un focus specifico sulle professioni legate al turismo e alla cura, settori strategici per il territorio. L’intervento di riqualificazione, inoltre, non si limita agli aspetti strutturali, ma punta a valorizzare il patrimonio culturale, storico e antropologico dell’ex ospedale psichiatrico sondriese, restituendo alla comunità un luogo carico di memoria e significato.
Un altro aspetto fondamentale è l’inclusione lavorativa, che si rivolge in particolare a persone in condizioni di fragilità, come gli utenti dei servizi di salute mentale, offrendo loro opportunità concrete di inserimento. Sul fronte abitativo, invece, il progetto prevede un’indagine per comprendere le reali esigenze della popolazione e orientare la realizzazione del co-housing nella palazzina Gemelli. A queste azioni si affiancano infine le attività di comunicazione e la valutazione dell’impatto sociale, strumenti indispensabili per misurare l’efficacia del progetto e garantire che i cambiamenti introdotti siano realmente sostenibili e condivisi dalla comunità. Per far conoscere gli spazi del “Monte Salute” nei prossimi mesi saranno organizzate alcune visite guidate per la cittadinanza.
Costi complessivi
Complessivamente il progetto “Monte Salute” prevede un investimento di 19,5 milioni di euro con il coinvolgimento di fondi Fest, fondi termici Gse e un contributo regionale. L’ex ospedale psichiatrico è di proprietà dell’Asst Valtellina e Alto Lario, ma il Comune di Sondrio sta finalizzando un accordo per ottenere il diritto di superficie per i prossimi 99 anni. Il tempo per portare a termine gli interventi non è molto. Il cronoprogramma, infatti, prevede l’approvazione a breve del progetto esecutivo, con un orizzonte temporale di circa due anni per il completamento dei lavori. Il progetto è curato dallo studio Advanced Engineering ed è stato presentato dagli architetti Lisa Secreti e Alberto Cariboni.