Dopo settimane di trattative e tensioni ecco il punto di svolta per la nomina dei nuovi vertici del Bacino Imbrifero Montano dell’Adda (Bim). Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, sarà il nuovo presidente. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, nel comitato esecutivo insieme all’ex presidente della Provincia dovrebbero esserci il sindaco di Tresivio, nonchè vicepresidente uscente, Ferdinando Baruffi, il sindaco di Grosio, Gian Antonino Pini, l’ex presidente della Comunità Montana Alta Valtellina, Filippo Compagnoni, e Gabriele Magoni, consigliere di maggioranza di Morbegno, nonchè vicesegretario provinciale di Forza Italia. Una lista che, come era facile prevedere, scontenta molti. In primis il partito di Fratelli d’Italia, rimasto senza rappresentanza nel nuovo comitato esecutivo del Bim.
È lo stesso partito di Giorgia Meloni, coordinato in provincia di Sondrio da Francesco Romualdi, a darne notizia con una nota stampa alquanto polemica intitolata “Bim, un affare per pochi”. “Settimana prossima il BIM si riunirà per nominare il proprio esecutivo. Il verbo nominare non è casuale, perché non si tratterà di una votazione, ma della ratifica di nomine già decise. Da mesi e per mesi le segreterie provinciali di partito si sono incontrate per trovare un accordo soddisfacente per tutti, ma anche questa volta ciò non è stato possibile. Fratelli d’Italia, primo partito nazionale e provinciale, starà fuori dal BIM, estraneo e respinto da un sistema sedicente civico che è spartitorio”.
La Lega nel mirino
Non è la prima volta che Fratelli d’Italia alza la voce. Sulla questione Bim, già lo scorso novembre, congiuntamente a Forza Italia, Romualdi aveva sollevato critiche sul metodo utilizzato dalla Lega, parlando di “personalismi, invidie, gelosie, campanilismi, franchi tiratori, falsi adulatori, veri egoismi, o deliri di onnipotenza”. Ora, a giochi fatti, la rabbia è tanta, come tanta è la voglia di superare un sistema di spartizione delle poltrone considerato ritenuto obsoleto e clientelare. “Lascia perplessi la scelta, ma lamentarsi non fa parte del nostro dna. Deve però essere chiaro a tutti che ancora una volta logiche partigiane, faide locali ed antipatie personali hanno prevalso su una visione di coalizione, di cui ci si ricorda solo quando occorre l’aiuto ma non quando occorre scegliere. La popolazione della provincia di Sondrio deve sapere che nella composizione del nuovo BIM la sua volontà di cambiamento, comprovata dalle percentuali di voto di Fratelli d’Italia, viene negata e disattesa”.
“Fratelli d’Italia non si ferma. Da lunedì 10 febbraio è aperta la campagna di iscrizione nazionale 2025. I numeri confermeranno la nostra scelta di stare fuori da un sistema spartitorio che ci è estraneo e nemico. Al BIM i nostri migliori e sentiti auguri” conclude con sarcasmo la nota del coordinamento di Fratelli d’Italia in provincia di Sondrio.