“Una pagina brutta per l’ambito istituzionale e per l’intero territorio”. È con queste parole che interviene il sindaco di Traona, e presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno, Maurizio Papini, dopo quanto avvenuto nella serata di giovedì 20 febbraio durante l’assemblea del Bim. “Il Bim è un consorzio di Comuni, nel quale, per il loro tramite, sono rappresentati tutti i cittadini. Un ente che sostiene lo sviluppo di Valtellina e Valchiavenna, che eroga contributi, che aiuta i giovani e le famiglie attraverso numerose iniziative. Proprio pensando all’impatto del suo operato sul territorio risulta ancora più sconcertante e, francamente, ingiustificabile, l’azione di uno di noi, un sindaco, Antonio Sala Della Cuna, di Grosotto, che si è espresso sulla legittimità dell’elezione dopo aver votato e dopo aver appreso che la lista da lui sostenuta era stata nettamente sconfitta”, sottolinea Papini dopo essersi confrontato con diversi primi cittadini, i quali condividono la posizione da lui assunta.
“I sindaci hanno scelto la lista guidata da Luca Della Bitta, che ha prevalso per 101 a 27: una vittoria schiacciante. La democrazia è questa: tutti votano liberamente. È stato irrispettoso e scorretto, oltre che subdolo, pianificare una strategia da mettere in campo al momento della sconfitta. Una mossa decisa a tavolino finalizzata a distruggere, invece che a costruire, in spregio a quelle che sono le finalità del Bim. Ieri, come sindaci ci siamo riuniti per programmare i prossimi anni, per dare mandato a un presidente e a un direttivo: ci attendono appuntamenti importanti, siamo chiamati ad assumere decisioni che avranno ricadute sul territorio. Su questo ci siamo concentrati. Purtroppo non tutti”, continua il traonese con sconforto.
Il dito è puntato verso Fratelli d’Italia, oltre per i modi anche per le tempistiche. “Qualcuno ha pensato a sé stesso invece che all’interesse del territorio, mancando di rispetto ai suoi colleghi. Perché non hanno esposto le loro ragioni prima della votazione in modo che tutti noi amministratori ne fossimo messi a conoscenza? Perché hanno allestito un teatrino con un finale a sorpresa? Non si gioca con l’interesse dei cittadini che come sindaci rappresentiamo. La risposta è fin troppo facile: sapevano di essere perdenti, quindi hanno agito per distruggere, esprimendo quanto di peggio la politica può rappresentare quando non è finalizzata a trovare le soluzioni ai problemi. Pochi e poco rappresentativi non hanno trovato di meglio che demolire, mettendo a serio rischio l’operatività di un ente fondamentale per i Comuni”, aggiunge Papini.
Il timore è che quanto sollevato dal sindaco di Grosotto possa bloccare l’operatività di tutti i Bacini Imbriferi Montani d’Italia. “Questa iniziativa potrebbe significare mettere in crisi un sistema, addirittura fornire argomenti a chi, da tempo, a livello nazionale, punta a cancellare i Bim per prendersi le risorse che noi oggi distribuiamo sul territorio. La loro stessa candidata presidente Carla Cioccarelli, già presidente del Bim per sette anni quando era sindaco di Aprica, come lei stessa ha ricordato ieri durante l’assemblea, avrebbe assunto provvedimenti illegittimi, secondo la tesi di Sala Della Cuna. Ha detto bene il candidato presidente Della Bitta, eletto ieri dalla stragrande maggioranza dei sindaci: siamo qui per costruire, non per bloccare l’attività”.
“Invece di sabotare, il sindaco Sala Della Cuna e i suoi si interroghino sulla netta sconfitta della loro lista presentata come espressione partitica di Fratelli d’Italia: ne trarrebbero importanti indicazioni per il futuro. La stragrande maggioranza dei sindaci di Valtellina e Valchiavenna, al di là delle appartenenze politiche, vuole lavorare per il bene del territorio e dei cittadini, decide sui programmi e sulla credibilità dei candidati. Questo conta. I giochetti li lasciamo a chi non ha argomenti da proporre”, conclude Papini.
Cosa è accaduto
Durante l’assemblea del Bacino Imbrifero Montano dell’Adda (Bim) Luca Della Bitta è stato eletto presidente con 101 voti contro i 27 di Carla Cioccarelli, ma il suo incarico è stato immediatamente sospeso. A sollevare dubbi sulla legittimità della nomina è stato Antonio Sala Della Cuna, sindaco di Grosotto e rappresentante di Fratelli d’Italia, che ha citato il decreto legislativo 39/2013 sull’inconferibilità degli incarichi pubblici. Il segretario del consorzio, Cesare Pedranzini, ha quindi deciso di rinviare il conferimento dell’incarico per approfondire la questione. La mossa ha generato tensione nell’assemblea, con Della Bitta che ha parlato di un attacco politico, mentre Cioccarelli ha difeso la necessità di rispettare le norme. Ora si attende l’esito delle verifiche per capire se l’elezione verrà confermata o annullata.