Dopo le critiche del sindaco di Traona, Maurizio Papini, anche il segretario provinciale della Lega, Lorenzo Grillo della Berta, esprime il proprio disappunto per quanto accaduto nell’elezione del presidente e del comitato esecutivo del Bim, criticando la strategia di Fratelli d’Italia. “Sono sconcertato ed amareggiato per quanto accaduto ieri in occasione dell’elezione del presidente e del comitato esecutivo del BIM. Ovviamente non mi esprimo in merito alla materia contesa. Saranno gli organi preposti a valutare la validità dell’elezione, anche se mi pare singolare che un consorzio di Comuni e quindi di Sindaci e amministratori non possa essere governato da uno di loro. Ma i temi in realtà sono altri”.
Per Lorenzo Grillo della Berta è una questione di stile. “La Lega da sempre adotta una modalità di azione sul territorio basata sulla ricerca di benessere e valore per la comunità. Abbiamo sempre cercato di creare, partendo dalla condivisione delle idee e da un certo indirizzo politico, una rete di amministratori che condividessero una linea. Partendo dalle idee e dalle modalità con cui esse si sviluppano si sono creati i presupposti per una classe di amministratori vicini proprio perché concordi sulle idee e sulle modalità operative. La politica territoriale della Lega ha sempre cercato di svolgere un’azione di accompagnamento dei sindaci senza eccedere nell’intrusione e nei condizionamenti. In sostanza si è sempre perseguita una politica di coinvolgimento dal basso. È questa la modalità di gestione della cosa pubblica che la Lega e i suoi amministratori hanno portato avanti e costruito nel corso degli anni”.
La frustrazione del coordinatore provinciale del Carroccio è evidente. “Un ulteriore elemento di scoramento è vedere come la contesa politica anziché basarsi sul confronto, anche acceso, e sulle proposte concrete vada ad incanalarsi in questioni legali da azzeccagarbugli, solo per cercare di contrastare un risultato che ha visto la quasi unanimità degli amministratori esprimersi per la lista Della Bitta. Quindi un messaggio negativo verso gli amministratori coinvolti, il cui voto si tenta di vanificare”.
Il timore che quanto sollevato dal sindaco di Grosotto Antonio Sala Della Cuna possa bloccare l’operatività di tutti i BIM è reale. “Si crea poi un precedente, che, nell’eventualità di successo del ricorso, potrebbe rendere inefficaci i Bacini Imbriferi del resto d’Italia. In sintesi credo che abbia prevalso un sentimento di orgoglio, vanità e ricerca del successo ad ogni costo, anche contro l’evidenza del risultato, anche al prezzo di compromettere l’efficace funzionamento di un ente che, ricordiamolo, serve ad aiutare le nostre comunità provinciali nell’esercizio delle loro funzioni e nello sviluppo di attività con importanti ricadute sul territorio”.
“Una brutta pagina per la nostra provincia e per la nostra comunità, un gioco al massacro spregiudicato lontanissimo dal nostro modo di ragionare. Credo che qualcuno pensi che la politica sia una specie di gioco, in cui esercitare la propria abilità e scaltrezza anziché concentrarsi su quello che deve essere il cardine di ogni politico od amministratore: il bene comune.”