Non si placano le polemiche su quanto accaduto durante l’assemblea generale del Bacino Imbrifero Montano dell’Adda. Per la prima volta ad esprimere il proprio disappunto da quanto sollevato da Fratelli d’Italia e dal suo rappresentante Antonio Sala Della Cuna, sindaco di Grosotto, è uno dei candidati: il primo cittadino di Grosio ed ex presidente della Comunità Montana di Tirano Gian Antonio Pini, membro della cinquina capitanata da Luca Della Bitta.
“È bene che si sappia e che sia chiaro a tutti: un gruppo di sindaci capitanati da Fratelli d’Italia ha messo in difficoltà migliaia di famiglie valtellinesi, bloccando di fatto la gestione amministrativa del Bim. Hanno fatto la mossa sbagliata nel momento peggiore e ora dovranno assumersi la responsabilità dei danni che causeranno ai Comuni e alle Comunità Montane che, con il Bim bloccato, non potranno ricevere i contributi. Purtroppo non lo faranno perché il vero problema è che non hanno ancora capito cosa hanno combinato”, scrive il grosino in una nota.
Pini si rivolge ai sindaci che hanno permesso a Carla Cioccarelli, candidata della lista composta dal partito di Giorgia Meloni in provincia di Sondrio, di ottenere 27 voti (contro i 101 dello sfidante chiavennasco). “Quello che è successo giovedì scorso all’assemblea del Bim è gravissimo e produrrà conseguenze: invito i sindaci che hanno votato per la lista di Fratelli d’Italia a ragionare sulla loro scelta. Saranno costretti a pensarci quando non riusciranno a realizzare le opere programmate e a garantire i servizi perché mancheranno i contributi del Bim. Come si giustificheranno con i loro cittadini? A questi sindaci vorrei dire: siete stati usati come pedine, vi hanno convinto a esprimere un voto inutile senza mettervi al corrente di quello che avrebbero fatto. Siete contenti di essere stati usati a vostra insaputa a vantaggio di un partito politico che non pensa a fare politica, ovvero a risolvere i problemi delle persone, ma solo al proprio interesse?”.
“Assemblea presa in giro”
La critica a FdI è feroce. “Incapacità e ambizione producono danni incalcolabili e ieri ne abbiamo avuto prova. Il partito Fratelli d’Italia si è rivelato per quello che realmente è e mi auguro che i cittadini capiscano in che mani sono finiti. La politica e l’amministrazione pubblica sono ben altra cosa. Noi sindaci siamo al servizio dei cittadini e siamo chiamati a risolvere i problemi e a dare risposte. Fa specie che sia stato un sindaco, Sala Della Cuna, di Grosotto, a mettere in piedi lo squallido teatrino. Ha fatto in modo che tutti votassero, lui stesso ha votato, per poi chiedere che l’elezione di Luca Della Bitta, che ha ottenuto una vittoria schiacciante, è bene ribadirlo, venisse annullata. Ha preso in giro tutti, a cominciare dai sindaci che con lui hanno votato la lista di Fratelli d’Italia. Sarebbe una barzelletta da raccontare al bar, se non fosse che è accaduto veramente”, sottolinea Gian Antonio Pini.
“E che dire di Carla Cioccarelli? L’abbiamo sostenuta nei suoi anni da presidente del Bim, un ruolo che le ha consentito di far parte del direttivo di Federbim. Aderendo a questa insulsa iniziativa, ha rinnegato sé stessa e il suo passato mettendo a rischio il nostro Bim e tutti gli altri Bim d’Italia. Se i suoi non hanno capito cosa hanno combinato, lei ne è pienamente consapevole perché ben conosce la struttura e le finalità del Bim. E questo è gravissimo. Dovrebbe invece preoccuparsi dei pochi voti che ha ottenuto: se la netta maggioranza dei sindaci gli ha preferito Luca Della Bitta sappiamo bene il perché. Pensava di diventare presidente con questa mossa scorretta e antidemocratica? Peccato per lei che per diventare presidente bisogna avere il 51% dei voti dell’assemblea. Bloccare l’operatività del Bim per chissà quanto tempo è quanto di peggio poteva capitare in questo momento alla provincia di Sondrio. E la colpa è di Fratelli d’Italia, un partito che non pensa al territorio, che lo calpesta. I cittadini sono avvisati”, conclude il sindaco di Grosio.