Il sindaco di Valfurva, Luca Ferdinando Bellotti, interviene sulla vicenda che ha scosso l’assemblea del Bim, definendola “una sconfitta per la Valtellina e la Valchiavenna”. Bellotti esprime il proprio disappunto per quanto accaduto, sottolineando la contraddizione tra i valori di unità e condivisione espressi durante l’apertura dell’anno olimpico e le divisioni emerse nella gestione dell’ente.
“Echeggiano ancora nell’aria le parole espresse venerdì scorso durante la manifestazione d’apertura dell’anno Olimpico, parole che raccontavano di valori, di territori uniti, di condivisioni di obiettivi, e questo è il risultato: alla prima occasione le lotte intestine e le antipatie personali e di partito rischiano di paralizzare un ente che è a supporto dei Comuni e dell’intero nostro territorio”, afferma Bellotti.
Secondo il primo cittadino di Valfurva, la decisione di contestare il voto e sollevare presunte irregolarità post-elezione denota un’incapacità di accettare la sconfitta: “Quando post elezione si adducono presunte irregolarità significa non accettare la sconfitta e questo ritengo sia dovuto all’incapacità di costruire piuttosto che ad una presunta ricerca di ‘legalità’”.
Tutto illegittimo?
Bellotti solleva inoltre dubbi sulle conseguenze di questa situazione, chiedendosi se tutte le delibere approvate dai precedenti direttivi, incluso quello presieduto da Carla Cioccarelli, debbano ora considerarsi illegittime: “Vorrei capire di più su questa vicenda, ovvero tutti gli atti e le delibere approvate dai precedenti direttivi (compreso quello capitanato dalla dott. Cioccarelli) dovrebbero ritenersi illegittimi stante le rivendicazioni del sindaco di Grosotto e dei suoi sostenitori?” Un ulteriore nodo critico riguarda la Comunità Montana Alta Valtellina, che ratifica le delibere del Bim dello Spol, le cui risorse sono gestite esclusivamente dai Comuni di Livigno e Valdidentro. “Stante così le cose, farebbe un doppio atto illegittimo?”, si chiede Bellotti.
Il sindaco di Valfurva conclude il suo intervento criticando aspramente il comportamento adottato durante l’assemblea da Fratelli d’Italia, evidenziando come le contestazioni avrebbero dovuto essere sollevate prima della votazione: “Ritengo che per onestà intellettuale e rispetto verso sindaci e territorio eventuali rivendicazioni avrebbero dovute essere argomentate all’assemblea prima della votazione, perché ribadisco: ciò che è accaduto è stata una brutta pagina per la politica locale.”