Da lunedì prossimo (3 marzo) partirà la nuova raccolta dell’umido a Sondrio che comporterà modifiche anche per quanto riguarda la raccolta differenziata degli altri rifiuti.
Un’autentica rivoluzione che punta ad aumentare la percentuale della raccolta differenziata stessa, ma che rischia seriamente di partire a singhiozzo e di far storcere il naso a più di un sondriese per due motivazioni principali.
La consegna dei bidoni
Innanzitutto, a pochi giorni dal via delle nuove modalità di raccolta, non tutti hanno ricevuto i nuovi bidoni necessari per procedere alla raccolta stessa: sono infatti numerose le segnalazioni dei cittadini in tal senso. La distribuzione dei bidoni alle utenze e ai condomini non sembra ancora essersi conclusa e, come ammesso da Secam nell’ultimo incontro, la partenza sarà un po’ azzoppata. I cittadini sia in condomino che in case singole si interrogano su dove dovranno mettere i bidoni e spesso sollevano questioni che effettivamente sembrano difficili da gestire. “Confidiamo che col tempo si trovino tutte le soluzioni, ma è oggettivamente un problema di molti – ha evidenziato Francesco Bettinelli, consigliere di Sondrio Democratica -. Zone come Scarpatetti e il centro storico sono dei nuclei dove anche pochi centimetri di occupazione del suolo fanno sorgere complessità”.
I costi
A questo si aggiunge che molti cittadini stanno verificando i preventivi aggiornati dalle società di pulizia e da altre nate proprio in occasione delle nuove modalità di ritiro e si stanno rendendo conto di quanto andranno a pagare in più. “È evidente che portare all’esterno e ritirare i bidoni in orari che possiamo definire notturni incidono sui costi – ha proseguito Bettinelli -. Per di più non tutte le società di pulizia metteranno a disposizione questo servizio, costringendo i condomini a sottoscrivere altri contratti. Però aumenti tra i 100 e i 150 euro a famiglia all’anno sono stati una brutta sorpresa. Le cifre che girano in questo momento sono queste”.
“La condivisione del Progetto Sondrio e dei suoi intenti c’è da parte di tutti, i cittadini comprendono il valore dell’iniziativa e hanno partecipato alle riunioni organizzate in città, anche noi abbiamo sostenuto la necessità di aumentare la differenziata, ma il tema dei nuovi costi sembra essere stato sottovalutato quando il progetto è stato ideato. Forse anche tempistiche e modalità potevano essere più graduali – così ancora Bettinelli -. Secam e Comune hanno giustamente promesso flessibilità e tolleranza per dare tempo ai cittadini di abituarsi alle novità e per meglio gestire luoghi e spazi dove lasciare i bidoni, ma l’aspetto contrattuale ed economico che i condomini devono gestire non rientra in questi casi. Da marzo tutti devono adeguarsi e stanno correndo per farsi trovare pronti, valutando preventivi e stipulando contratti che saranno attivi fin da subito con i relativi costi”.
Il compostaggio
“Il richiamo alla tariffa puntuale o alle eventuali scontistiche per il compostaggio, inoltre, non sembrano tranquillizzare più di tanto perché, oltre a non essere ancora state definite, non saranno così impattanti come lo sono i costi che stanno emergendo. Viene da chiedersi se alla base di questo progetto una seria riflessione su questi aspetti sia stata fatta, sicuramente qualcuno ha fiutato l’affare e ha capito che c’era possibilità di offrire un servizio a cui molti saranno costretti ad avvalersi – ha concluso il consigliere di Sondrio Democratica -. L’impressione è che il Comune si sia totalmente affidato a Secam che, da gestore, ha un obiettivo e lo persegue. Il Comune ha un altro ruolo, avrebbe dovuto valutare meglio alcuni aspetti e cercare un approccio diverso, anche per evitare shock iniziali che sicuramente metteranno in difficoltà l’intero progetto. L’obiettivo è meritevole e condiviso, lo ripetiamo, le modalità un po’ meno. La partenza a singhiozzo è ormai certa, vedremo come reagirà la città nei mesi a venire e se ci sarà spazio per dei correttivi. L’impressine è però che una più attenta e prudente pianificazione sarebbe stata preferita da tutti”.