Non c’è solo il parere sfavorevole della Soprintendenza sul progetto dello svincolo della Sassella, con un’interpellanza urgente al riguardo presentata dai consiglieri di Sondrio del Pd, a suscitare un forte malcontento in provincia relativamente alla realizzazione delle opere olimpiche per la tangenziale di Sondrio ossia proprio lo svincolo della Sassella e il cavalcavia in località Trippi.
Promesse non mantenute
Anche il fatto che nessuna delle due opere, a differenza di quanto affermato in precedenza, sarà completata entro l’avvio dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026, cioè entro il prossimo 6 febbraio, fa storcere il naso a molti e tra questi c’è anche il responsabile provinciale di Azione Carlo Bordoni.
“Azione esprime la totale insoddisfazione per come sono state gestiti i progetti dello svincolo del Trippi e dello svincolo della Sassella. In particolare l’anno scorso avevamo presentato, per il tramite del Segretario regionale di Azione, l’onorevole Fabrizio Benzoni, due interrogazioni che chiedevano assicurazioni sulle tempistiche per i cantieri attinenti lo svincolo Trippi e Sassella – ha ricordato Bordoni -. La risposta del Governo e in particolare del Sottosegretario, l’onorevole Tullio Ferrante, era parzialmente positiva nel senso che garantiva il completamento dei lavori entro gennaio 2026 per lo svincolo del Trippi e ammetteva il completamento dello svincolo della Sassella entro aprile 2026; allora avevamo ritenuto questa risposta negativa dato che una delle due opere non avrebbe potuto essere consegnata entro i Giochi Olimpici 2026”.
Un quadro, però, che è ulteriormente peggiorato: “Ora apprendiamo che né una né l’altra opera verranno consegnate entro l’inizio dei Giochi Olimpici e questa è una sconfitta per il territorio di cui il Governo si deve assumere le proprie responsabilità – ha dichiarato sempre il responsabile provinciale di Azione -: mi chiedo come sia possibile garantire un ordinato flusso di macchine durante le Olimpiadi senza queste due importanti opere. Avremo una tangenziale che finisce in un passaggio a livello e, se le notizie per cui dovrebbe essere potenziato il trasporto ferroviario con 4 treni all’ora da Milano a Tirano dovessero essere confermate, avremo ogni due per tre il passaggio a livello chiuso che creerà un ingorgo incredibile. Questa situazione è inaccettabile per i cittadini e per l’importanza che questo evento ha per l’immagine della Valtellina nel mondo. Il Governo e in particolare il Ministro delle infrastrutture e trasporti si assumano la loro responsabilità davanti a un territorio che nel 2022 gli ha dato grande fiducia”.