Molto partecipata l’inaugurazione della mostra a tema la violenza di genere “Rapporto Infimo”, svoltasi al convento di Sant’Antonio a Morbegno venerdì 7 marzo, alla vigilia della Giornata Internazionale della donna. L’evento ha avuto una progettazione lunga e articolata, la quale ha richiesto per la realizzazione e l’allestimento dell’esposizione il coinvolgimento degli ideatori, Evelina Cantaluppi e Riccardo Menna, dell’associazione èValtellina Cultura e Territorio e della collaborazione degli attori del Piccolo Teatro delle Valli e del supporto dell’Associazione “Il coraggio di Frida”.
Dal 7 al 14 marzo all’ex Convento di Sant’Antonio
Ad introdurre l’evento Lorenzo Del Barba, Presidente di èValtellina Cultura e Territorio. La parola è poi passata ai curatori del progetto Evelina Cantaluppi e Riccardo Menna. “Rapporto infimo – spiegano – è una mostra fotografica che indaga le varie forme di violenza di genere. L’idea nasce dalla volontà di trattare un tema delicato e attuale come la violenza di genere e mostrare come anche le opere d’arte, che ammiriamo e lodiamo, rivelino in realtà crudeli forme di violenza, ma soprattutto come la società moderna ha normalizzato, addirittura romanzando le storie in esse contenute. Un lavoro visivo che dialoga con la realtà odierna, rendendo l’antico linguaggio artistico più vicino e comprensibile al pubblico contemporaneo”.
Sono intervenuti Giovanna Banfi, responsabile de Il Coraggio di Frida, la quale ha ricordato l’impegno dell’Associazione in favore delle donne vittime di violenza e Giacomo Romano Davare, Direttore del Piccolo Teatro delle Valli. A concludere l’evento Paola Mara De Maestri, responsabile del Laboratorio Poetico di èValtellina Cultura e Territorio, ha interpretato la sua poesia a tema “Amore malato”. La mostra infatti comprende le immagini in bianco e nero realizzate dal fotografo Gabriele Corbellini, le locandine di film del socio collezionista di èValtellina Cultura e Territorio Luca Villa e le poesie di Paola Mara De Maestri, esposte in Sala Boffi dove è proiettato anche il filmato del backstage, che riprende l’intenso lavoro sul set fotografico.
La particolarità di questa mostra consiste nella scelta di una serie di opere di pittura, scultura e altre forme creative rivisitandole in chiave moderna, trasformandole in vere e proprie “opere viventi”.
A dare vita a queste drammatiche interpretazione gli attori del Piccolo Teatro delle Valli Angelisa Fiorini, Gina Grechi, Romana Rizzi, Lucia Fognini, Ester Davare, Patrizia Pasina, Debora De Nardin, Margherita Fortunato, Evelina Cantaluppi, Cesare Ciaponi, Romano Davare, Manuel Davare, Franco Baldazzi, Elvio Pasina e Domenico Disalvatore, guidati dal regista e scrittore Romano Davare. Ad arricchire la mostra i pannelli esplicativi con le didascalie scritte dai ragazzi della 3°C dell’Istituto Comprensivo Damiani di Morbegno, con l’insegnante Maria Teresa Petrone.
Vista l’importanza e l’attualità della tematica e l’originalità del progetto, la mostra sarà esposta nei comuni di Ardenno e Cosio Valtellino, i quali ospiteranno l’evento rispettivamente ad aprile e a settembre. Il cerchio si chiuderà a novembre ancora a Morbegno con la messa in scena di coinvolgente spettacolo teatrale ad opera della compagnia Piccolo Teatro delle Valli. La mostra rimarrà aperta a Morbegno, fino al 14 marzo 2025 (orario 16-19).