Non si condivide il parere della Soprintendenza, non si ritiene di proporre alcuna revisione al progetto né di convocare la competente commissione consiliare su una questione di natura tecnica già ampiamente dibattuta in consiglio comunale. Sono, in sintesi, le risposte puntuali alle domande poste dai consiglieri del gruppo del Partito democratico al sindaco Marco Scaramellini nell’interpellanza “Svincolo della Sassella: nuove prospettive”. La nota scritta è stata trasmessa questa mattina ai firmatari e ricalca, nella sostanza, quanto già affermato dallo stesso primo cittadino sondriese nei giorni scorsi sempre sul progetto del cavalcavia da realizzare all’ingresso di Sondrio.
La risposta
Ecco la risposta completa del sindaco Scaramellini all’interpellanza presentata dal Partito Democratico:
“Si premette che del progetto si è ampiamente discusso, a più riprese negli ultimi anni, in Consiglio Comunale. Proprio in quella sede avevamo sottolineato che l’opera, finanziata grazie alle Olimpiadi, allevierà i disagi viabilistici ed ambientali che già sopportiamo da anni e che via via si sono acuiti. Come ben sappiamo, le code e l’inquinamento si registrano quotidianamente, non a causa delle Olimpiadi. Viceversa, l’evento olimpico ci fornisce la preziosa opportunità di poter fruire di ingenti fondi per accelerare la risoluzione di un problema viabilistico esistente. Ne consegue, che se anche quest’opera dovesse essere completata a Olimpiadi concluse, a causa delle lungaggini burocratiche, sarà accolta come una eredità positiva per la nostra provincia e per Sondrio in particolare.
Riguardo alla presa di posizione della Soprintendenza, mi sento di sottolineare come basti leggere le motivazioni del diniego (e invito i cittadini a farlo) per capire che lo stesso è fondato su principi e convincimenti generali e generici, senza tenere in debito conto il contesto. L’unico messaggio chiaro e inequivocabile si trova nell’ultimo punto del parere stesso, dove da un lato si prende atto che l’opzione alternativa del sottopasso alla SS38 è stata scartata per ragioni geologiche e idrauliche insuperabili, mentre dall’altro si lamenta esplicitamente il fatto che il progetto non abbia interessato le proprietà private commerciali e artigianali, presenti ad ovest dello svincolo. In sostanza, la Soprintendenza lamenta il fatto che lo svincolo non sia stato progettato sopra le proprietà private esistenti, prevedendo dunque la demolizione dei fabbricati e dei parcheggi, occupando le aree private e indennizzando i proprietari. È inutile sottolineare l’impraticabilità di questa ipotesi, totalmente scollegata dalla realtà di un’area commerciale e artigianale che dà lavoro a centinaia di persone. La presa di posizione della Soprintendenza appare oltremodo sorprendente anche in considerazione del fatto che ANAS, come dichiarato in conferenza decisoria dal suo Dirigente apicale, aveva interloquito con la Soprintendenza stessa ed aveva in seguito apportato al progetto le modifiche migliorative richieste.
In sintesi, l’opera sta seguendo un percorso di approvazione lungo e tortuoso, come sempre avviene in Italia, in cui i vari attori coinvolti sono stati chiamati a esprimersi. Giunti alla fine dell’iter procedurale, a fronte di numerosi pareri positivi, l’unico negativo è quello della Soprintendenza. Chiarito questo aspetto basilare, sono convinto che lo svincolo alla Sassella è necessario, in considerazione delle code e dei rallentamenti. L’opera di prossima realizzazione ridurrà i disagi per i cittadini e l’inquinamento causati dalle lunghe code che si formano ogni giorno, in particolare di prima mattina e nel tardo pomeriggio, e che peggiorano ulteriormente nei fine settimana. Come sindaco di Sondrio ogni giorno ricevo lamentele per le code alla Sassella e quella prospettata da Simico, come abbiamo potuto constatare visionando i progetti, è una soluzione accettabile, considerando tempi e costi, per la città, per i cittadini e per tutte le persone che per lavoro o per studio frequentano Sondrio, oltre che per visitatori e turisti che raggiungono la Valtellina. In aree urbanizzate, in cui la gente vive e lavora, devono essere garantite sicurezza e facilità d’accesso. Proprio quello che oggi manca alla Sassella, com’è evidente a chiunque transiti nella zona: lo svincolo è quindi innanzitutto necessario.
In sintesi, per rispondere alle tre domande formulate, con le premesse sopra riportate, si precisa quanto segue:
- Non condividiamo il parere espresso dalla Soprintendenza né le considerazioni addotte a supporto dello stesso. Ipotizzare, come ha fatto la Soprintendenza nel suo parere, di realizzare lo svincolo nell’area occupata dalle attività commerciali e dagli annessi parcheggi esistenti a ovest della Sassella appare quantomeno surreale.
- Non si ritiene di proporre alcuna revisione del progetto, che è gestito da tecnici specialisti e che è già stato oggetto di numerose valutazioni ed aggiustamenti da parte degli Enti e dei Tecnici competenti. Come detto, le osservazioni della Soprintendenza non forniscono alcuno spunto operativo, né tantomeno indicazioni per soluzioni alternative realizzabili.
- La questione è già stata ampiamente dibattuta in sede comunale e il nostro Comune ha avanzato suggerimenti e raccomandazioni che sono stati in gran parte recepiti. Inoltre, non si ritiene che la Commissione possa svolgere la funzione di “elaborare soluzioni alternative da proporre” a tecnici con formazione ed esperienza specifiche. Le idee rimangono tali se non sono sostenute da una conoscenza approfondita della materia e non possono essere tradotte in progetti praticabili.
Ulteriori precisazioni
“Il nodo della questione – precisa ancora il sindaco Scaramellini – è che il progetto ha seguito un lungo iter procedurale, è passato per modifiche e aggiustamenti, tra cui quelli proposti dal Comune, è stato sottoposto a valutazioni a diversi livelli ottenendo sempre pareri positivi se si eccettua quello della Soprintendenza, l’unica voce discordante che si è levata su un’opera fondamentale per il nostro territorio. La risposta che mi sento in dovere di dare è ai cittadini, che giustamente si lamentano per le code che si formano ogni giorno, fonte di disagi e di inquinamento. Reclamano una soluzione e lo svincolo, come ho già avuto modo di evidenziare, è una soluzione accettabile, considerando i tempi e i costi. Quindi il mio impegno di sindaco è quello di vigilare e di sollecitare affinché l’opera venga realizzata prima possibile, che sia pronta o meno per le Olimpiadi, è importante che lo sia presto. Ma davvero c’è qualcuno che vuole tenersi le code? Lo ribadisco: l’opera è innanzitutto necessaria”.
“La presa di posizione della Soprintendenza – conclude Scaramellini – appare oltremodo sorprendente anche in considerazione del fatto che Anas, come dichiarato in conferenza decisoria dal suo dirigente apicale, aveva interloquito con la Soprintendenza stessa e aveva in seguito apportato al progetto le modifiche migliorative richieste». Alle tre domande formulate dal gruppo del Pd, il sindaco Scaramellini risponde evidenziando una posizione chiara e palese. Non condivide il parere espresso né le considerazioni addotte: appare quantomeno surreale che la Soprintendenza ipotizzi di realizzare lo svincolo nell’area occupata dalle attività commerciali. Non ritiene di proporre alcuna revisione del progetto, che è gestito da tecnici specialisti e che è già stato oggetto di valutazioni e aggiustamenti. Al contrario, le osservazioni della Soprintendenza non forniscono alcuno spunto operativo né tantomeno indicazioni per soluzioni alternative realizzabili. Queste ultime non si ritiene possano essere suggerite dalla Commissione consiliare: «Non si ritiene – scrive – che la Commissione possa svolgere la funzione di “elaborare soluzioni alternative da proporre” a tecnici con formazione ed esperienza specifiche. Le idee rimangono tali se non sono sostenute da una conoscenza approfondita della materia e non possono essere tradotte in progetti praticabili”.