Anche Azione apprende con forte preoccupazione l’annuncio dei dazi da parte del Governo degli Stati Uniti d’America, perché avranno un fortissimo impatto sia sull’economia nazionale ma anche locale che già da anni risulta in forte crisi di competitività.
Duplice risposta
Di fronte ai dazi americani serve una duplice risposta, secondo i rappresentanti proprio di Azione: una più geopolitica di competenza dell’Unione Europea e una più interna che compete alla politica interna. “Da un lato infatti chiediamo con determinazione una risposta forte da parte dell’Unione Europea e in questo concordiamo con il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti che in una recente intervista ha chiesto alla Commissione europea di rispondere in maniera ferma, adeguata e autorevole per arrivare a un negoziato che riporti a una relativa normalità. Riteniamo che una risposta adeguata debba includere una tassa sul fatturato delle big tech al 15%, settore economicamente molto forte degli Stati Uniti – ha sottolineato Carlo Bordoni, responsabile del partito per la provincia di Sondrio -. Serve poi integrare maggiormente la nostra economia con quella degli altri Paesi europei e altri Paesi come il Canada e il Regno Unito”.
A livello locale
Servono poi anche risposte a livello locale: “Dall’altro lato serve rafforzare la competitività dell’Italia e della nostra provincia con un piano industriale che innanzitutto tocchi il costo dell’energia, in secondo luogo preveda incentivi agli investimenti; tre è importante garantire una standardizzazione delle norme regionali per semplificare il quadro normativo; quattro è importante garantire una più forte protezione dei marchi – ha proseguito Bordoni -. Serve poi un piano straordinario di formazione, il salario minimo e incentivi alla contrattazione decentrata e infine piani di settore a partire da quello agroalimentare particolarmente importante nella provincia di Sondrio. Il nostro territorio già ha un deficit importantissimo sul piano della competitività che ora serve rilanciare per rendere più forte un’economia che inevitabilmente sarà intaccata dai dazi americani. Per rilanciare la competitività della provincia occorre, come detto prima, un piano industriale statale, ma occorrono anche risposte prettamente locali come garantire una maggiore connessione della Provincia i cui prodotti già soffrono la concorrenza sul prezzo per via del costo del trasporto, occorre dar via a un piano di riqualificazione dei boschi che serva anche come opportunità di rilancio economico della Provincia, occorre proteggere i pascoli dagli attacchi dei lupi che rendono le assicurazioni più costose e costituiscono un maggiore rischio di impresa per le imprese di settore e occorre mettere in campo misure per proteggere i marchi della nostra Provincia”.