Una nuova frattura all’orizzonte all’interno della coalizione di centrodestra in provincia di Sondrio. Dopo gli screzi per le elezioni comunali a Morbegno e per le provinciali è la nomina del nuovo presidente del BIM – Bacino Imbrifero Montano dell’Adda il nuovo campo di battaglia. Come già accaduto in passato, a far sentire la propria voce sono Forza Italia e Fratelli d’Italia, per nome dei loro coordinatori provinciali Elio Della Patrona e Francesco Romualdi, sostenuti da Andrea Lazzeri, vice coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni in Valtellina e Valchiavenna.
È con una nota stampa intitolata “È tempo di cambiare” che Della Patrona, Romualdi e Lazzeri esprimono il loro disappunto. “Da giorni le segreterie politiche locali si incontrano e parlano dei possibili nuovi assetti del BIM, ente che dovrà essere rinnovato alla luce delle recenti elezioni amministrative comunali. Dopo le elezioni provinciali, che, come noto, hanno visto lo scontro tra partiti della coalizione attualmente al Governo, si era finalmente riusciti a procedere compatti ed unanimi, si erano trovate convergenze, gli alleati sembravano veri alleati. Ma poi tutto si è dissolto”, sottolineano con amarezza i tre.
Come detto, già da settimane i partiti di centrodestra valtellinese erano al lavoro per trovare il sostituto di Alan Vaninetti, presidente del Bim dal 2017, quando era succeduto a Carla Cioccarelli. Dopo diverse interlocuzioni le attenzioni di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Popolari Retici si erano concentrate su un possibile candidato presidente proveniente dal Sondriese, con l’intenzione di garantire rappresentanza territoriale dei restanti mandamenti all’interno del Comitato Esecutivo dell’ente. Un accordo saltato per volontà della Lega, secondo quanto riportato nella nota stampa di FI e FDI.
“Stop a personalismi”
Uno strappo inaccettabile per Della Patrona, Romualdi e Lazzeri, infastiditi da un “metodo che deve cambiare” portato avanti dal Carroccio valtellinese e dal suo leader Massimo Sertori da anni. La critica pare evidente e profonda, nonostante nel comunicato non compaiano nomi specifici. “Personalismi, invidie, gelosie, campanilismi, franchi tiratori, falsi adulatori, veri egoismi, o deliri di onnipotenza hanno ancora una volta stravolto quanto stabilito nell’ennesimo e inutile tavolo politico. Beh, anche no. Se il tutto deve ridursi a questo e se il rispetto manca noi ci tiriamo fuori da questa logica”.
Tra i nomi che circolano in queste ore tra quelli sostenuti dalla Lega vi sono Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, e Ferdinando Baruffi, sindaco di Tresivio, senza escludere l’ipotesi di un Vaninetti bis. Nomi che quasi certamente non troveranno il sostegno di Fratelli d’Italia, Forza Italia e delle forze civiche affini, decisi a “scegliere un loro candidato”. “Se altri vorranno sostenerlo non ci sarà preclusione per nessuno. Ma non cadrà dall’alto, non salirà dal basso, non verrà dal mondo di mezzo. Lo sceglieremo noi con tutti coloro che dimostreranno di essere affidabili e che soprattutto scelgono il confronto come metodo, non sarà un prescelto. La politica provinciale deve risollevare la testa e non può più subire questa guerra tra bande che per mantenere un privilegio sabotano tutte le iniziative con fine politico e non personale. La misura è colma”, concludono Elio Della Patrona, Francesco Romualdi e Andrea Lazzeri.