I sindaci della Valchiavenna si compattano a sostegno del loro convalligiano Luca Della Bitta. È in una nota che dieci primi cittadini della valle del Mera hanno voluto esprimere la loro solidarietà al loro collega di Chiavenna dopo quanto avvenuto nella serata di giovedì 20 febbraio durante l’assemblea del Bim. “Fratelli d’Italia delegittima oltre 70 anni di storia del BIM (Consorzio dei Comuni) la mancata proclamazione del nuovo comitato democraticamente eletto dai sindaci di Valtellina e Valchiavenna rappresenta un segnale di allarme per l’Ente istituito per legge nel 1953 per tutelare lo sviluppo delle aree con la presenza di impianti idroelettrici. Ciò che è accaduto nelle scorse ore nella Sala delle Acque del BIM, Ente istituito nel 1953 e presieduto da Athos Valsecchi che fu anche fondatore di FederBIM, associazione di riferimento di tutti i BIM d’Italia, ha dell’assurdo e deve destare preoccupazione non solo ai Sindaci, ma a tutta la popolazione di Valtellina e Valchiavenna”. Una posizione chiara, in linea con quanto già dichiarato dal sindaco di Traona Maurizio Papini e dal segretario provinciale della Lega, Lorenzo Grillo della Berts.
“Il BIM è il salvadanaio della provincia di Sondrio”, si è più volte ripetuto durante l’assemblea convocata per rinnovare i vertici dell’ente di stanza presso palazzo Guicciardi. Un aspetto non secondario come ricordano gli stessi sindaci della Valchiavenna. “Per legge, il BIM incassa i sovracanoni rivieraschi dovuti all’energia gratuita che con Decreto Regio i grandi concessionari dovevano versare a partire dal 1933 ai Comuni rivieraschi, ovvero quelli ‘bagnati’ dalle acque e dagli impianti di sfruttamento dell’acqua a scopo idroelettrico. Quindi parliamo, attualizzati, di 22 milioni di euro all’anno che oggi vengono utilizzati a favore della gente di Valtellina e Valchiavenna attraverso l’erogazione di fondi diretti ai Comuni e alle Comunità Montane anche per sostenere le azioni degli Uffici di Piano e dei bisogni sociali”, evidenziano Giuseppe Pedrini (Villa di Chiavenna), Omar Iacomella (Piuro), Daniela Pilatti (Madesimo), Enrica Guanella (Campodolcino), Paolo Vittore Cipriani (Mese), Mario Guglielmana (Gordona), Antonio Venezia (Prata Camportaccio), Livio Aurelio Scaramella (Samolaco), Fausto Nonini (Novate Mezzola) e Alessio Della Bitta (Verceia).
Il ruolo di FdI
Quanto sollevato da Antonio Sala Della Cuna non trova spiegazione nelle analisi degli amministratori Valchiavennaschi. “Ciò che il collega sindaco di Grosotto ha compiuto, in accordo con la parte politica che rappresenta (Fratelli d’Italia, ndr), ha dell’incredibile e porta ad una sola domanda: cosa si vuole per la Valtellina e Valchiavenna? Probabilmente un accentramento delle risorse verso lo Stato, visto che già a livello parlamentare, come nel ‘Mille Proroghe’, spesso si vedono loro proposte volte a prolungare ai concessionari altri 20 anni di sfruttamento degli impianti senza andare alle gare di affidamento delle concessioni”.
Ma il dito dei sindaci della Valchiavenna è puntato anche verso la candidata sfidante di Luca Della Bitta, l’aprichese Carla Cioccarelli, candidato presidente della “lista 1”, quella costituita proprio da Fratelli d’Italia. “Dispiace inoltre vedere come Carla Cioccarelli, già sindaco di Aprica e contemporaneamente capace e tenace presidente del BIM (anche lei quindi in posizione di presunta ineleggibilità all’epoca dei fatti, secondo la tesi esposta da Sala Dalla Cuna), sostenuta in ben due elezioni quale presidente del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano anche dalla Valchiavenna, abbia girato le spalle alla sua popolazione, al suo Ente appoggiando un vile attacco alle spalle che di sicuro non appartiene allo spirito costruttivo e democratico a cui siamo abituati. Basta leggere ciò che dichiarava davanti alla Centrale di Dubino nel novembre del 2015: un pensiero chiaro e assolutamente condivisibile dalla grande maggioranza della popolazione della Provincia di Sondrio”.
“Volontà di fare male”
“Le elezioni (qualsiasi esse siano) si possono vincere o perdere, a volte si siede in maggioranza e a volte in minoranza. È un normale approccio democratico e repubblicano alla Vita Politica. Agire nell’ombra, attaccare a suon di presunti vizi di forma, appartiene solo a chi vuole fare il male degli Enti e non gli interessi dei propri elettori, in questo caso migliaia di cittadini di Valtellina e Valchiavenna” continua la nota valchiavennasca.
“I Comuni della Valchiavenna in particolare, stanno attraversando un contenzioso con l’attuale concessionario e gestore degli impianti idroelettrici per il riconoscimento di sovracanoni non versati per il maggiore sfruttamento di acqua concessa per centrali Mera 1 e 2 che attingono dalla diga di Villa di Chiavenna attraversando Piuro e Chiavenna verso Prata (Tanno), Mese e infine verso la centrale di Gordona. La sospensione delle attività del presidente e del direttivo del BIM in carica mette in difficoltà i nostri Enti che sono intenzionati a combattere nelle sedi opportune e a far rivalere le proprie ragioni, anche su questa partita. Per questo motivo esprimiamo il rammarico e la preoccupazione del mancato insediamento del direttivo del BIM dell’Adda e del Mera e ci auguriamo che il partito Fratelli d’Italia prenda le dovute distanze da quanto alcuni dei propri esponenti hanno realizzato a danno delle istituzioni locali, nel segno della concretezza che da sempre appartiene agli amministratori della nostra terra, e non di squallidi giochi di partito”, concludono i sindaci che sostengono Luca Della Bitta presidente.