Scoppia la bagarre politica sulla “questione Banca Popolare di Sondrio” con l’offerta di Bper e le preoccupazioni che sta generando sul territorio di Valtellina e Valchiavenna.
Nella mattinata odierna al coro di voci preoccupate si è aggiunta quella del Partito Democratico, che ha invocato una forte azione istituzionale e politica a difesa dell’istituto di credito.
Le accuse
Una preoccupazione che, se in linea di principio, è condivisa anche dalla Lega ha però fatto storcere il naso agli esponenti del Carroccio che vedono proprio nelle azioni del Pd, ai tempi del Governo Renzi, la causa scatenante di questa situazione e dunque accusano proprio i “dem” di versare “lacrime di coccodrillo”.
“Apprendo ora del comunicato della segreteria provinciale del Pd che manifesta le sue preoccupazioni per l’offerta pubblica di scambio di BPER nei confronti della Banca Popolare di Sondrio – ha esordito il coordinatore provinciale della Lega Lorenzo Grillo Della Berta -. Viene espressa grande preoccupazione in relazione all’acquisizione di una banca del territorio (Popso) che da sempre sostiene le famiglie e tutto il tessuto produttivo della provincia. Una vocazione di banca radicata nel tessuto sociale che fa del rapporto profondo e diretto con le persone un cardine imprescindibile. Tutta questa preoccupazione e sgomento, peraltro condivisibile, incredibilmente viene proprio da coloro (il PD) che con il governo Renzi e la decisione di trasformare in Spa le banche cooperative ne ha di fatto decretato la morte trasformandole in società sicuramente con caratteristiche e vocazione diversa dall’originaria. Per dovere di cronaca ricordo che all’epoca dei fatti Renzi era al contempo Presidente del Consiglio e segretario del PD”.
Responsabilità precise
“Quindi il Pd per volontà manifesta ha creato le condizioni in cui oggi ci ritroviamo e, al contempo, manifesta preoccupazione in relazione alle conseguenze del suo agire pregresso. Una gigantesca contraddizione! – questo l’affondo di Grillo Della Berta -. Ricordo inoltre che all’epoca la motivazione addotta dal segretario del PD Renzi, rispetto alla trasformazione delle banche cooperative, era che la logica: “una testa un voto” non poteva più reggere e quindi bisognava creare delle società per azioni. Ora la situazione che si configura è che Unipol, già azionista di maggioranza di Popolare di Sondrio e Bper, sia il regista di tutta questa operazione. E’ ben noto chi controlla Unipol: Coop Alleanza 3.0. Di fatto lo stesso Pd in contraddizione ed in lotta con sé stesso. Non c’é veramente limite all’incoerenza”.
“L’unica cosa che mi resta da dire al Pd locale e nazionale è questo: vi prego non fate più nulla per la Valtellina – conclude Grillo Della Berta -. In anni recenti avete fatto due cose le cui conseguenze sono state per tutta la Valtellina nefaste. La prima la riforma del sistema bancario, e abbiamo visto come è andata a finire; la seconda la riforma delle province. Ecco, vi prego, state fermi, avete dato abbastanza”.