I parchi cittadini, le aree verdi, le fasce di rispetto stradale e la sentieristica all’interno del comune di Sondrio sono date in manutenzione a ditte esterne e da più parti sono oggetto di segnalazioni per incuria, abbandono, scarsa manutenzione. Ne conseguono quindi la scarsa fruibilità (tagli non effettuati o effettuati nel momento poco opportuno, potature di alberi e siepi mancanti, sentieri non segnalati o vandalizzati), la pericolosità (muri caduti o pericolanti sui sentieri), il danno di immagine nella vocazione turistica della città. In particolare, nelle aree periferiche e nelle frazioni, questa deriva è molto presente: vari cittadini segnalano che in alcune aree non vengono svolti nemmeno i tagli e gli interventi minimi contrattuali, secondo le modalità del capitolato d’appalto.
“In spirito costruttivo, non ci limitiamo a segnalare queste negligenze – ha sottolineano il consigliere del Pd Pierluigi Morelli, primo firmatario di una mozione che verrà discussa venerdì in consiglio comunale, ma vogliamo collaborare per la revisione del sistema degli interventi e dei controlli al fine di migliorare la qualità del servizio, anche in una logica programmatica di futuri sviluppi di nuove aree verdi e della rete sentieristica”.
Il piano
Il Comune di Sondrio, infatti, si è dotato di un “Piano del Verde” Comunale (PVC): scopo di tale piano è “la tutela, la valorizzazione, la manutenzione e il rinnovo della vegetazione esistente (pubblica e privata vincolata), il controllo/monitoraggio del suo stato fitosanitario e statico e la pianificazione dei nuovi impianti”. Inoltre, esiste un dettagliato “Progetto Gestionale del Servizio di Manutenzione delle aree Verdi” (PGSMV), ultima versione da marzo 2024 a febbraio 2026, che “è finalizzato all’erogazione di un vero e proprio servizio alla cittadinanza e a mantenerne, per quanto possibile, il valore, e la sua presenza ha una profonda ripercussione sociale, ricreativa, economica, paesaggistica ed ambientale in senso lato”.
La disponibilità attuale di personale e di risorse tecniche ed economiche costringe ad ottimizzare al massimo il servizio da svolgere con i fondi disponibili: è necessaria quindi una vera e propria progettazione dell’organizzazione del taglio dell’erba nelle aree verdi comunali. Anche il progressivo incremento di superficie da gestire a carico dell’amministrazione comunale e alcune variazioni di destinazione di certe aree, richiedono che a scadenze abbastanza strette si riprogetti l’organizzazione del servizio in modo da garantire l‘ottimizzazione delle risorse disponibili”. Il progetto si occupa delle aree verdi destinate alla manutenzione da parte di soggetti esterni, pari a 272.871,40 mq, mentre esistono altre casistiche come quelle per le aree date in convenzione, quelle in concessione, quelle non soggette a manutenzione e quelle curate direttamente dalle squadre comunali, oltre alle manutenzioni delle superfici a prato/aiuole è inoltre necessaria quella relativa a sentieri (circa 30 km), fasce di rispetto stradali (circa 27.000 mq) e siepi (circa 6 km). Il servizio richiesto, per parchi e giardini, consiste nella costante manutenzione delle aree affidate con necessità di intervento qualora l’altezza dell’erba raggiunga i 15 cm.
Per ogni area di intervento è previsto un numero minimo di tagli che, si sottolinea nella mozione non è sempre rispettato, in particolare nelle zone periferiche e nelle frazioni, nonostante il Capitolato preveda che “l’azione di controllo potrà essere effettuata in qualsiasi momento, senza preavviso alcuno all’impresa ed allo scopo è facoltà del Comune di accedere, a mezzo di propri incaricati, nei luoghi in cui si svolgono le attività programmate”. Le spese correnti per la tutela e la valorizzazione ambientale nel 2023 sono state di 492.486,75 euro.
Inoltre, si sottolinea sempre nella mozion, non esiste un progetto di sviluppo organico della rete sentieristica e la manutenzione dell’esistente è spesso deficitaria: ci sono arredi spaccati o vetusti inutilizzabili, aree di sosta poco fruibili, percorsi non o mal segnalati, tratti impraticabili.
Le richieste
Per tutte queste considerazioni, i consiglieri del Pd chiedono, nella loro mozione al sindaco Marco Scaramellini e alla sua giunta di “attivarsi per la revisione del PGSMV, per migliorarlo nell’operatività e nel controllo degli interventi, con il coinvolgimento della Commissione Consiliare competente e di attivarsi altresì per la mappatura della rete sentieristica esistente, per un progetto di sviluppo e di ulteriore crescita in percorsi, intersezioni, segnaletica, per una maggiore fruibilità e cura, con il coinvolgimento della Commissione Consiliare competente”.