Il progetto di riarmo europeo, con una spesa prevista di 800 miliardi di euro volti ad indebitare gli Stati e con fondi (circa 150 miliardi) prelevati dai risparmi di privati cittadini, è giustificato dal timore che l’Europa possa essere attaccata dalla Russia. Ursula Von der Leyen, ispirata dal nostro ex primo ministro Mario Draghi, s’è convinta che sia giunto il momento, per la sicurezza e il bene degli europei, di convertire le fabbriche di automobili in fabbriche d’armi. Impresa che è irrealizzabile, secondo l’opinione di esperti del settore. I burocrati a servizio della Commissione europea, dopo avere distrutto l’industria automobilistica…
Autore: Alberto Comuzzi
Giancarlo Giorgetti sa usare il pallottoliere meglio di altri e per questo avvisa che seguire Von der Leyen sulle spese per il riarmo implica, per l’Italia, spendere una settantina di miliardi di euro. Più o meno il valore di tre finanziarie, tanto per capirci. Il pragmatismo lombardo non manca al Ministro dell’Economia che si chiede se sia realistico spendere 800 miliardi di euro in armamenti, ma soprattutto dove trovare una simile cifra. Il probabile futuro cancelliere tedesco, Friedrich Merz, è andato oltre e a promesso di spendere 500 miliardi di euro nel prossimo decennio per consentire al suo Paese di…
Stupisce e desta perplessità quanto sta accadendo al candidato di centrodestra alla presidenza in Romania, Calin Georgescu. Rilasciato, dopo essere stato per alcuni giorni in prigione, è accusato dalla Magistratura rumena di abusi nel finanziamento della campagna elettorale, di sostegno a gruppi fascisti e di altri reati. Gli è stato vietato di fare campagna elettorale sui social e soprattutto di apparire in televisione. Lo scorso anno aveva vinto il primo torno nelle elezioni poi annullate. Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha espresso un severo giudizio su Georgescu definendolo antieuropeo e filo putiniano. Entrato in politica a 62…
Il dialogo tra Trump e Putin non piace al Deep State che unisce i fautori dell’ideologia woke statunitensi ed europei. Per ridisegnare la mappa geopolitica del mondo Mosca e Washington hanno bisogno la pace che ovviamente perseguono. Trump ha ben chiaro che il confronto, a cominciare da quello economico, non è con Putin, ma con Xi Jinping. Se un pericolo può venire agli Stati Uniti e di riflesso all’Occidente, l’area interessata è l’oceano Pacifico. La debole leadership che governa l’Unione europea (sulla quale incombono ombre di corruzione in esponenti come Von der Leyen e Timmermans) è travolta davanti al dinamismo…
Qualche osservatore sostiene che i dazi sulle merci europee imposti dal presidente Trump avrebbero lo scopo di frantumare l’Unione Europea. Per consolidare la propria leadership sull’Occidente il Governo statunitense metterebbe in pratica l’antica formula del “divide et impera”. Da qui l’appello a serrare le fila lanciato da tanti esponenti ai vertitici dell’Unione, delle sue istituzioni e dei singoli Stati. Il messaggio reiterato da gran parte dei media è chiaro: dobbiamo essere uniti per opporci a Trump che vuole asservire gli europei. Aldilà delle buone intenzioni di mostrarsi compatta come una falange macedone, temiamo che l’Europa sia intrinsecamente vulnerabile perché gli…
È sotto gli occhi di tutti lo scontro tra il Governo, sostenuto dalla maggioranza parlamentare e la Magistratura appoggiata dall’opposizione. La liberazione del generale libico Almasri ha innescato un duello che va oltre i limiti di una furibonda diatriba. C’è qualche analogia con quanto sta accadendo al capo del Governo, Giorgia Meloni e la travagliata vicenda vissuta da Silvio Berlusconi quando, il 22 Novembre 1994, a Palazzo Reale a Napoli, nel corso di una conferenza internazionale, si vide recapitare un avviso di garanzia. La vera questione non è se il documento ricevuto dal Primo Ministro, dal sottosegretario Alfredo Mantovano, dai…
Toh… adesso scopriamo che il nostro Paese, una formichina con meno di 60 milioni di abitanti, ha un posto nel mondo che non può essere ignorato. All’improvviso apprendiamo di essere dei qualificati maestri in tantissimi settori: artigianato, sartoria, architettura, arte, gioielleria, profumeria, cucina e persino bevande. Le 4 “A” del made in Italy sono innegabili eccellenze: abbigliamento (e beni per la persona), arredamento (e articoli per la casa), automotive (inclusa la meccanica) e soprattutto agroalimentare. L’Italia, grazie all’Aeronautica militare, è tra le potenze mondiali, con Stati Uniti, Cina e India, nello sviluppo e ricerca dello spazio. Scienziati, accademici e militari…
Non ha sortito grande clamore nei media italiani (quelli del mainstream, che ancora persistono nell’inquinamento delle coscienze) la notizia che il premier canadese, Justin Trudeau, entro Marzo, si dimetterà. A comunicare tale decisione è stato lui stesso nel giorno dell’Epifania. L’uscita di scena del capo del governo canadese è un duro colpo per Klaus Schwab, promotore del Forum economico di Davos che ha dato origine al progetto globalista e alla connessa ideologia woke. Trudeau, infatti, era uno degli alfieri di Schwab che ora deve registrare pure la sempre più irrilevante presenza nello scacchiere internazionale di un altro suo vessillifero, il…
Nel Vecchio Continente vivono stabilmente oltre 30 milioni di musulmani. Purtroppo la loro integrazione stenta a procedere. L’Unione europea ha registrato, tra il 2019 e il 2021, ben 29 complotti jihadisti, censiti insieme a quelli di estrema destra ed escludendo, non si comprende con quale criterio, gli altri di sinistra o di matrice anarchica. Mancano dati sull’ultimo triennio. Si ha l’impressione che i vertici dell’Ue sottovalutino il pericolo del processo d’islamizzazione che procede, senza interruzione, da oltre un trentennio. I recenti attentati a Magdeburgo (Germania) e a New Orleans (Usa), con decine di morti e feriti, così come i fatti…
Intervistato dal “Corriere della sera” l’antivigilia di Natale, il filosofo Massimo Cacciari ha spiegato che la tragedia odierna sta «nella scristianizzazione. Nel fatto che non si ascoltano più le parole di Gesù. Puoi benissimo non credere in Dio, non credere che Gesù sia il Lógos che sta presso Dio eccetera, ma le sue sono parole di una figura storica, pronunciate e trasmesse. Qui non c’entra la “morte di Dio” alla Nietzsche. Sono le parole del Vangelo, le Beatitudini, il Samaritano, che oggi tacciono». Qualche giorno prima su “La Verità” Marcello Veneziani, ragionando sulla centralità dell’Europa e dell’Occidente, s’è chiesto se…